La condanna della misoginia
La stupidità di Calandrino si manifesta anche, alla fine della novella, nella violenza che sfoga percuotendo la moglie, poiché crede che un suo malefico influsso, in quanto femmina, abbia posto fine al magico influsso della pietra. In ciò affiora un certo pregiudizio misogino, tipico, per molti aspetti, della cultura e della società medievali. Ma Boccaccio, che alle donne aveva dedicato il Decameron, non condivide tale visione, ed è evidente, se consideriamo il punto di vista da cui la vicenda è narrata (teso a mettere alla berlina Calandrino), la condanna – da parte dell’autore – della mentalità antifemminile del personaggio e del suo violento comportamento.
5 Perché il protagonista picchia la moglie non appena, rientrato in casa, lei gli rivolge la parola?
6 Individua le frasi in cui emerge la visione misogina di Calandrino e quelle in cui il narratore evidenzia la sua aggressività nei confronti della moglie.
7 La parte finale della novella ci porta all’interno di uno spazio chiuso. Elenca gli altri luoghi in cui si dipana la vicenda, precisando quali sono gli ambienti chiusi e quali quelli aperti.