I temi
In chiesa, ma non per pregare
La vedova del Corbaccio è un esempio di ipocrisia: va in chiesa non per attendere alle pratiche devote, bensì per incontrare uomini da circuire; anziché recitare le orazioni, chiacchiera con le vicine, nell’attesa dell’amante di turno. Non deve però stupire che proprio in chiesa la donna cerchi avventure erotiche: in una società, come quella medievale, in cui la separazione tra i sessi era rigida, la frequentazione dei luoghi di culto rappresentava una delle poche occasioni di conoscenza tra uomini e donne. Ma se la chiesa nella tradizione cortese e stilnovistica era stata lo scenario di incontri puri e spirituali (Dante e Beatrice, Petrarca e Laura, ma anche Fiammetta e Panfilo nell’Elegia di Madonna Fiammetta), qui essa diventa lo sfondo per un adescamento peccaminoso, mosso da un’insana frenesia erotica: il rovesciamento del topos non potrebbe essere più evidente.
Lo stile
Le metafore venatorie
Per stigmatizzare il carattere della vedova, Boccaccio la presenta come una sorta di cacciatrice (ribaltando il luogo comune tradizionale, che vede semmai l’uomo come cacciatore e la donna come preda). Per descrivere l’insaziabile attività di ricerca degli uomini, l’autore utilizza espressioni come tirare l’aiuolo (r. 2), escato (r. 5), uccellatori (r. 5), uccellare (r. 9), panie (r. 10), mentre i giovani bramati dalla donna sono assimilati a colombi (r. 5) e a cacciagione (r. 8): siamo sempre nel campo semantico della caccia, il cui lessico rende efficacemente la lascivia della vedova.
Verso le COMPETENZE
COMPRENDERE E ANALIZZARE
1 LESSICO | I giovani concupiti dalla vedova sono definiti prodi e gagliardi e savi (r. 4). Cerca un sinonimo per ciascuno di questi tre aggettivi.
2 Perché il marito afferma di essere sicuro che la vedova non preghi per lui né in chiesa, né a casa?
INTERPRETARE
3 Come spiegheresti, in relazione al contesto, la frase per ciò che ciascuno non vede la serpe che sta sotto l’erba nascosta (rr. 5-6)?
SCRIVERE PER…
4 CONFRONTARE | Il motivo della “caccia d’amore” è presente in un’altra opera di Boccaccio fin dal titolo, la Caccia di Diana. Svolgi una breve ricerca su quest’opera e individua le analogie e le differenze con il brano del Corbaccio qui proposto in un testo di circa 20 righe.