LA CONCEZIONE RELIGIOSA

Il rapporto con la dimensione religiosa presenta differenze notevoli. Per Dante è nell’aldilà che va cercato il senso della vita umana, inserita in un ordine perfetto che racchiude ogni manifestazione della realtà. Tale fede è venuta meno in Petrarca, che rinuncia a concepire l’esistenza entro schemi concettuali rigorosi, benché non si sia spenta una forte tensione verso il trascendente. Boccaccio è invece ormai legato a un’etica che potremmo definire laica e che lo porta a ignorare le verità teologiche (che pure non intende mettere in discussione sul piano ideologico) e a polemizzare con il mondo ecclesiastico, che gli appare ipocrita e imbroglione.

LA VISIONE DELLA DONNA

L’interesse di Boccaccio va soprattutto alla realtà quotidiana, popolata da una varia umanità. In particolare, muta con la sua opera la rappresentazione delle donne: dedicatarie del Decameron, esse rivendicano il diritto a godere le gioie dell’amore e appaiono nella varietà dei propri caratteri, ben diverse dunque dall’immagine divina della Beatrice dantesca e da quella, perfetta e stereotipata, della Laura petrarchesca.

LA FORTUNA

Nella Divina Commedia di Dante, il concetto di fortuna è associato alla Provvidenza divina: essa rappresenta l’intelligenza celeste che amministra il disegno divino in modi imperscrutabili per l’uomo. Se Petrarca accenna alla fortuna come a una forza capricciosa e volubile che si abbatte sul destino dell’umanità, Boccaccio ne fa una vera forza dominante, che con la sua imprevedibilità può incidere sul successo e sulla rovina degli esseri umani, che tuttavia possono limitarne l’urto grazie alla propria capacità di adeguarsi al mutare delle situazioni.


CONFRONTA TU

Consideriamo ora il rapporto di Dante, Petrarca e Boccaccio con la borghesia mercantile, la classe sociale emergente già a partire dal XIII secolo. A quale dei tre autori puoi attribuire i seguenti concetti?

  • Indifferenza causata dalla conoscenza esclusiva di un altro orizzonte, quello intellettuale e cortigiano europeo
  • Critica a un eccessivo attaccamento alla legge del profitto
  • Disprezzo ideologico e morale
  • Esaltazione di uno spirito attivo e dinamico

Facendo riferimento a opere e testi studiati, prova a sviluppare un confronto tra i tre autori relativamente al giudizio da loro espresso sul ceto borghese.