L’EPOCA E LE IDEE La storia e la società La formazione delle monarchie nazionali europee Il – la Chiesa e l’Impero, che per la maggior parte del Medioevo avevano costituito l’orizzonte della vita politica e culturale europea – si fa irreversibile nel corso del Quattrocento, in concomitanza con il . I regni di Inghilterra, Francia, Spagna e Portogallo riescono ad assoggettare territori sempre più ampi, che vengono così posti sotto un’unica giurisdizione e controllati da un’amministrazione centralizzata in via di espansione e rafforzamento. In e in , in particolare, dopo la lunga e traumatica esperienza della (1337-1453) si pongono le basi per la , imperniata sull’identificazione tra nazione e sovrano, che sarà il cardine della futura concezione assolutistica dello Stato. Un fenomeno analogo si verifica in in relazione alla progressiva cristianizzazione della penisola iberica dopo il plurisecolare dominio islamico: si tratta della , che si conclude nel 1492 con l’occupazione del regno musulmano di Granada. declino dei grandi poteri universali consolidamento delle monarchie nazionali Inghilterra Francia Guerra dei cent’anni formazione di una prima coscienza nazionale Spagna Reconquista Nel Quattrocento la Chiesa e l’Impero sono in costante declino mentre si rafforzano le (Inghilterra, Francia, Spagna, Portogallo). monarchie nazionali STORIA ANNO CULTURA & LETTERATURA Concilio di Costanza 1414-1418 1431 Il di Lorenzo Valla espone gli ideali dell'«Umanesimo cristiano» De voluptate Termina la Guerra dei cent’anni – Caduta di Costantinopoli 1453 Pace di Lodi: comincia la politica dell’equilibrio 1454 1457 Johann Gutenberg stampa la Bibbia utilizzando i caratteri mobili 1462 Fondazione dell’Accademia Platonica di Firenze 1491 ca Leonardo da Vinci disegna l’ Uomo Vitruviano Morte di Lorenzo il Magnifico – Cristoforo Colombo scopre l’America 1492 Discesa in Italia di Carlo VIII 1494 1496 Pico della Mirandola scrive l’ , manifesto dell’Umanesimo Oratio de hominis dignitate 95 tesi di Martin Lutero: comincia la Riforma 1517 1525 Le di Pietro Bembo promuovono il modello del fiorentino letterario trecentesco Prose della volgar lingua Sacco di Roma a opera dei lanzichenecchi 1527 Carlo V riceve la corona imperiale a Bologna 1530 L’Italia dai conflitti interni alla conquista straniera Frammentazione politica, guerre e instabilità A differenza di quanto accade nel resto d’Europa, l’Italia rimane prigioniera del . La penisola è frazionata in decine di entità statali di piccole e medie dimensioni, nessuna delle quali riesce a imporre la propria egemonia territoriale. In questo variegato panorama, già dalla seconda metà del Trecento si affermano i cosiddetti : il Ducato di Milano, la Repubblica di Venezia, la Repubblica (poi Signoria) di Firenze – dominata, dagli anni Trenta del Quattrocento, dalla famiglia dei Medici –, lo Stato pontificio e il Regno di Napoli. A fasi alterne, sembra che alcuni di essi possano avere per l’unificazione “nazionale” un ruolo simile a quello svolto dalla monarchia inglese e da quella francese, ma il processo non ha esito analogo, e gli Stati territoriali italiani rimangono . Dominati da un unico signore o da un’oligarchia, essi si rivelano incapaci di raggiungere l’efficienza amministrativa dell’Inghilterra e della Francia e non sono in grado di allargare le basi della legittimazione politica a strati più ampi della società. Ne consegue una condizione di , sia per quanto riguarda la situazione interna – il fenomeno delle congiure e dei è pressoché costante – sia per quanto attiene alla politica estera, caratterizzata da continue , accordi segreti, piani di spartizione. particolarismo politico “Stati regionali” o “territoriali” formazioni piccole e deboli continua instabilità conflitti tra fazioni guerre L’Italia è divisa in , deboli e in lotta fra loro. La pace di Lodi, nel , stabilisce una tregua. piccoli Stati 1454