LA LETTERATURA MEDICEA
La stagione culturale inaugurata dalla signoria dei Medici è caratterizzata dalla collaborazione fra intellettuali e potere. Il mecenatismo dei signori favorisce sia l’espressione più alta delle arti sia manifestazioni e riti popolari.
In letteratura ciò si traduce in una poesia elegante e nello sviluppo di forme parodiche e comiche. La produzione poetica di Lorenzo de’ Medici e di Poliziano si basa sulla contrapposizione tra l’edonismo e la felicità della giovinezza da una parte, e la malinconia e l’inquietudine per lo scorrere del tempo dall’altra.
Lorenzo de’ Medici È il fulcro attorno a cui ruota tutta la cultura umanistica fiorentina. La produzione letteraria, che si rifà alla tradizione classica e a quella in volgare, rappresenta per Lorenzo l’occasione per evadere dagli impegni della vita politica.
Angelo Poliziano È il poeta simbolo dell’Umanesimo. Sia nelle opere in latino che in quelle in volgare applica il principio della “dotta varietà”. La sua produzione letteraria include una raccolta di Rime, l’opera encomiastica le Stanze per la giostra e l’opera teatrale in volgare la Fabula di Orfeo.