Interpreta i valori e gli ideali dell’età rinascimentale: la laicità, la tolleranza, il desiderio di conoscere, la volontà di riflettere sugli individui e sulle loro ambizioni.
Il suo capolavoro, l’Orlando furioso, è un’opera-mondo, un atlante della natura umana, in cui la realtà è scompaginata dal caso, che non sempre l’intelligenza umana riesce a dominare.
Squarcia il velo sulle fragilità e sulle debolezzeumane, osservate però senza cupo moralismo ma con sorridente disincanto.
Ariosto e noi
Il coraggio con cui Ariosto osserva la vita, senza mai rinunciare al senso critico, costituisce anche per noi una preziosa risorsa. Il suo poema ci diverte con l’intreccio avvincente ma, al tempo stesso, ci invita a modificare le prospettive abituali, a leggere il mondo al di fuori di stereotipi e categorie fisse, a rapportarci alle cose della vita nostra e del prossimo con altri occhi, magari alla rovescia, per provare a capire quello che siamo o che avremmo potuto essere.
Tiziano, Presunto ritratto di Ariosto, 1510 ca. Londra, National Gallery.