Comtessa de Dia
T6 Di gioia e giovinezza io mi appago
fuori dal CANONE
PERCHÉ SCOPRIRE QUESTO TESTO
/ Perché sono versi che danno testimonianza, nel Medioevo romanzo, della presenza di una figura femminile già moderna, emancipata, per una volta non oggetto ma soggetto del sentimento amoroso. /
OBIETTIVO 5 – PARITÀ DI GENERE
L'AUTRICE Comtessa de Dia è una trovatrice provenzale di incerta identificazione e cronologia (probabilmente è vissuta all’inizio del XIII secolo). Di lei ci restano quattro appassionate canzoni d’amore: due esprimono gioia e piacere, le altre due sofferenze d’amore.
L’autrice esprime la gioia per la propria giovinezza e per l’amore nei confronti di Florio, un cavaliere dotato di qualità interiori e valori morali, che lei ha deciso di amare apertamente. Lo afferma con convinzione, al punto di rivendicare senza remore la propria scelta (sì che osi amarlo apertamente, v. 21). Gioia e giovinezza sono due termini, e due temi, caratteristici della lirica trobadorica.
METRO canzone. Nell’originale 4 strofe ottosillabiche e una tornada (o commiato o congedo); la traduzione è in versi liberi.