l’intervista – Machiavelli CON LE PAROLE DI… Roberto Saviano

Conoscere il potere per limitarlo

Tra tutti gli scrittori italiani di oggi, ROBERTO SAVIANO è forse quello più disposto a “sporcarsi le mani” con la realtà. Le denunce contenute nei suoi libri contro la criminalità e il malaffare l’hanno costretto ormai da molti anni a vivere sotto scorta. Saviano concepisce la letteratura come critica al potere, soprattutto quando esso confina o addirittura si mescola con l’illegalità. Per questo abbiamo chiesto a lui di parlarci di NICCOLÒ MACHIAVELLI, un autore che del potere ha mostrato il volto oscuro.

Ritratto fotografico di Roberto Saviano seduto, con barba e testa rasata. Indossa una giacca blu sopra una camicia dello stesso colore e jeans. Ha le mani intrecciate e poggiate sulle gambe, e guarda verso l’obiettivo con espressione seria.

Roberto Saviano, dove e quando ha incontrato Machiavelli?
Ho incontrato Machiavelli per la prima volta in un’antologia di scuola. Ricordo ancora che la pagina di questa antologia portava il profilo di Cesare Borgia, un personaggio storico che affascinava molto Machiavelli, tanto che scrisse molto su di lui. Mi piacquero così tanto le pagine, che andai a comprare in una libreria, a metà prezzo, un’edizione dell’opera più importante di Machiavelli, il trattato politico Il Principe.