SVILUPPO ECONOMICO E SOSTENIBILITÀ
OBIETTIVO 13 – LOTTA CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO
In che modo il pensiero francescano può essere utile e attuale ancora oggi, sia per i credenti sia per i non credenti? Uno degli ambiti più fecondi del suo magistero è quello che investe l’ecologia: ma come la sensibilità del santo di Assisi può essere innestata nella realtà del terzo millennio, in cui dominano un mercato senza regole e un consumismo sfrenato? In questo articolo di Paolo Conti (n. 1958) leggiamo le osservazioni di un intellettuale cattolico argentino, Tomás Insúa, ispirate a un’enciclica promulgata da papa Francesco.

C’è un passaggio molto chiaro nella Enciclica Laudato si’ di Papa Francesco, si trova al paragrafo 217: «Vivere la vocazione di essere custodi dell’opera di Dio è parte essenziale di un’esistenza virtuosa, non costituisce qualcosa di opzionale e nemmeno un aspetto secondario dell’esperienza cristiana».
La difesa del creato dell’ambiente in cui viviamo, come spiega il Papa, riguarda direttamente la nostra esperienza di cristiani, ovvero la nostra Fede.
Non è un aspetto accessorio o secondario! Il Pontefice ricorda ciò che altri Papi hanno detto e scritto prima di lui e citando soprattutto san Francesco d’Assisi, proclamato santo patrono dei cultori dell’ecologia da san Giovanni Paolo II».
Tomás Insúa incarna il nuovo, attivissimo ed entusiasta volto di una fede e di una militanza cattolica ancorate ai nostri giorni e strettamente connesse col problema principale della contemporaneità, la difesa dell’ambiente. Argentino di Buenos Aires, 31 anni, sposato, un master in Politiche pubbliche per il clima a Harvard, molto sportivo, ex responsabile marketing di Google per l’America Latina e il Sud Est Asiatico, è il fondatore del Movimento cattolico mondiale per il clima (The Global Catholic Climate Movement, Gccm). […]
