CLASSICI a confronto Machiavelli e Guicciardini LA FORMAZIONE DI DUE FIORENTINI Machiavelli e Guicciardini condividono alcuni aspetti assai importanti. In primo luogo, comune il punto di osservazione da cui prendono le mosse le rispettive riflessioni: la Firenze del periodo successivo alla morte di Lorenzo il Magnifico (scomparso nel 1492), destinata a vivere quasi cinquant anni di instabilit e lotte intestine. Comuni ancora sono la formazione umanistica e lo studio dei classici, visti come strumenti per capire la natura e le azioni degli uomini. LA VISIONE POLITICA Sul piano dell elaborazione concettuale vera e propria, entrambi gli autori sono convinti della piena autonomia dell attivit politica, in cui non interferiscono pi n la morale n la religione, e considerano la Storia come il frutto delle iniziative umane, quindi come un opera esclusivamente terrena; entrambi, infine, muovono solo dalla «verit effettuale», senza la tentazione di alterarla con abbellimenti consolatori o ipotesi astratte. Tuttavia, i due intellettuali non concordano su quale sia la forma di governo migliore. Machiavelli considera la repubblica la soluzione preferibile, anche se non esclude che nei momenti di crisi (come quello attraversato dall Italia del suo tempo) possa essere necessario il principato. Guicciardini, invece, sostiene il governo oligarchico o monarchico, perch diffida dell ingerenza del popolo nella gestione dello Stato. IL RAPPORTO CON LA STORIA Sia Machiavelli sia Guicciardini hanno una visione naturalistica della Storia, secondo la quale gli esseri umani sono per natura immutabili. Tuttavia, mentre il primo confida nella possibi- 840 UMANESIMO E RINASCIMENTO