La cultura 1 Religione, politica e scienza: tra conformismo e anticonformismo Il mondo intellettuale di fronte alla censura La Controriforma ha conseguenze enormi sul piano culturale. Il rigore dottrinario e il controllo più severo e dogmatico esercitato dalla Chiesa sul libero pensiero determinano una progressiva messa in discussione della cultura aperta e dialogica, promossa dalla civiltà umanistico-rinascimentale, che viene sostituita da una vincolante . Per soffocare il dissenso intellettuale e reprimere le eresie nascono i e viene redatto un , alla cui compilazione lavora, dal 1559, una Sacra Congregazione: si tratta di un apposito ministero pontificio, che impone direttive precise alla produzione artistica mettendo al bando (o, nella migliore delle ipotesi, emendando e correggendo) testi e autori in cui si individuino tracce o sospetti di immoralità o di non conformità alla fede. Ma non tutti gli intellettuali, sui quali spesso si esercita una pressione psicologica non facile da sostenere, sono disposti a rinunciare alla propria libertà di coscienza. Alcuni di essi affrontano coraggiosamente persecuzioni, processi, condanne; altri preferiscono custodire segretamente il dissenso, simulando una convinta adesione agli indirizzi dell’ortodossia religiosa: per questi, viene coniato il termine di , dal nome di Nicodemo, il fariseo che andava ad ascoltare la predicazione di Gesù di notte e di nascosto per non essere riconosciuto. tendenza all’ortodossia tribunali dell’Inquisizione Indice dei libri proibiti “nicodemismo” Per vengono istituiti i tribunali dell’Inquisizione e viene redatto un Indice dei libri proibiti. reprimere le eresie Una civiltà dell’obbedienza Tuttavia, la gran parte degli artisti e dei letterati, chiusi sempre più in uno sterile formalismo, accetta supinamente i limiti imposti dal , dal e dall’accettazione del fanatismo religioso. Come se non bastasse la censura operata dalle istituzioni, l’ossessione di non rispettare le regole fino in fondo alimenta in alcuni una sorta di autocensura e un tormento che induce a denunciare le proprie personali trasgressioni o omissioni, reali o presunte: è ciò che accade a Torquato Tasso. Lo scrupolo moralistico finisce così per condizionare l’ispirazione, costretta a “moderarsi” secondo un . Anche opere famose devono subire un esame che attesti la loro moralità: per esempio, le figure del di Michelangelo vengono per pudicizia coperte nelle parti intime e le novelle del , troppo note per poter essere condannate all’oblio, sono “rassettate” e purgate dei passi, delle espressioni e perfino dei personaggi ritenuti più scandalosi. rispetto dell’autorità culto della prudenza catechismo religioso inflessibile Giudizio universale Decameron Si instaura un clima oppressivo basato sulla di pensieri e opere considerate non conformi ai principi religiosi della Controriforma. censura La religione si impadronisce della politica Anche il pensiero politico torna a fare i conti con la morale religiosa. Tale conciliazione non è facile: come può giustificarsi l’azione concreta degli spregiudicati monarchi del tempo alla luce dei princìpi cristiani? A questa esigenza si cerca di offrire una valida soluzione praticando in concreto la lezione dell’impronunciabile (e, naturalmente, messo all’Indice) Machiavelli, ma senza rinunciare esteriormente alle norme dell’etica: per fare ciò, si pone a modello lo storico latino Tacito (da cui il fenomeno del “ ”), il quale nella sua opera descriveva l’abilità senza scrupoli dei campioni del potere assoluto (gli imperatori romani del I secolo d.C., primo fra tutti Tiberio), condannandone al tempo stesso la crudeltà e l’efferatezza. Il ricorso al tacitismo non è che un espediente per salvare le apparenze senza sanare il contrasto tra morale e politica ma solo dissimulandolo più o meno apertamente. tacitismo Prende piede un atteggiamento di ipocrita detto “tacitismo” perché ispirato al pensiero dello storico latino Tacito. conciliazione di morale e politica