IL TEATRO EUROPEO DEL SEICENTO In Inghilterra gli spettacoli teatrali e le compagnie di attori sono incentivati da Elisabetta I. Il teatro accessibile a tutti. Per la Francia un epoca d oro anche per il teatro, che vede una grande produzione di tragedie (Corneille e Racine) e di commedie (Moli re). La Spagna vive un periodo di crisi, che si riflette nel desiderio di evasione espresso dalla produzione teatrale di Lope de Vega e Calder n de la Barca. 122 IL SEICENTO Nell Inghilterra elisabettiana Nella seconda met del Cinquecento, sotto il governo della regina Elisabetta I, la scena teatrale londinese assai vivace: la regina stessa a incentivare la proliferazione degli spettacoli e la formazione di compagnie di attori professionisti, che iniziano a recitare non pi nei saloni di case private o nei cortili delle locande ma in teatri a cielo aperto, costruiti in legno o in pietra, dove si assiepano spettatori di ogni classe sociale, favoriti dal prezzo esiguo dei biglietti. Come vedremo, il pi grande drammaturgo del periodo William Shakespeare (1564-1616; p. 140), che scrive opere di grande potenza espressiva attingendo alle fonti pi svariate, dalla classicit latina alle saghe nordiche fino alla storia dell Europa medievale ( p. 104). Tra il 1595 e il 1607 egli compone le sue tragedie pi importanti, nelle quali combina elementi macabri e fantastici a una realistica e cruda analisi delle dinamiche psicologiche dei personaggi. Oltre a Shakespeare, vanno ricordati inoltre almeno i nomi di altri due autori: Ben Jonson (1572-1637) e Christopher Marlowe (1564-1593). Il primo mette in scena una galleria di caratteri tipici della societ elisabettiana, denunciandone le debolezze ed esponendole al ridicolo; il secondo esalta nei suoi personaggi titanici l intelletto umano, votato a superare limiti e ostacoli per soddisfare la propria sete di conoscenza. Sulle scene francesi Il Seicento per la Francia il grand si cle (grande secolo), un epoca d oro sia sul piano letterario sia su quello politico: in questo periodo essa diventa la grande potenza egemone in Europa, in particolare grazie al primo ministro, il cardinale de Richelieu (1585-1642), e al re Luigi XIV (1638-1715). Tra gli intellettuali di spicco che operano in Francia vanno ricordati, nell ambito della tragedia, Pierre Corneille (1606-1684) e Jean Racine (1639-1699; p. 130). Nate nel contesto della corte reale e caratterizzate da una veste formale classicheggiante, le opere di Corneille portano in scena i personaggi del mito greco, presentandoli come simboli di vizi e virt . Anche Racine privilegia i soggetti classici, mettendo a nudo per i pi intimi sentimenti umani, dall amore dolce e incondizionato alle pulsioni morbose e rovinose. Il pi grande autore di commedie Moli re (pseudonimo di Jean-Baptiste Poquelin, 16221673; p. 124), anche attore e capo di una compagnia teatrale. Figlio di un ricco commerciante, dal 1660 dopo gli anni dell apprendistato e i primi successi lavora al Palais Royal. L intelligenza della sua satira fa di Moli re il pi grande interprete europeo della commedia. Pur cariche di una vitalit irrefrenabile e di una comicit tanto intensa da essere stata a volte accusata di grossolanit , le sue opere, anche le pi buffe e spassose, sono per quasi sempre tinte di un umore nero, che permette all autore di mettere a fuoco gli aspetti pi nascosti dell essere umano ( T4, p. 126). Nella Spagna in crisi Nella Spagna del Seicento, pesantemente segnata dalla cultura controriformistica e dalla consapevolezza storica di una crisi politica irreversibile, all idealismo rinascimentale subentra un realismo venato da un desiderio di evasione nel sogno. I maggiori interpreti di questo clima culturale sono F lix Lope de Vega Carpio (1562-1635) che con il suo testo pi celebre, Il beffatore di Siviglia (1612-1620), inaugura la tradizione europea del personaggio letterario di Don Giovanni, e Pedro Calder n de la Barca (1600-1681; p. 136), che mette in scena con eleganza e fantasia, grazie a immagini insolite e giochi di parole, il libero arbitrio e le passioni dell uomo. Fondamentale soprattutto l importanza dell opera di Lope de Vega, che fonde comico e tragico, presentando una grande eterogeneit di temi storici, mitologici, religiosi,