Voltaire LA VITA Fran ois-Marie Arouet (detto Voltaire) nasce a Parigi nel 1694. Proveniente da una famiglia borghese, riceve un eccellente educazione umanistica al prestigioso collegio parigino Louis-le-Grand, tenuto dai gesuiti. Precocissimo autore di versi leggeri e arguti, viene accolto presto per le sue doti di spirito nei circoli eleganti e libertini. Il successo della tragedia Edipo (1718) gli apre l accesso all alta societ . All inizio del 1727, per essersi burlato di un nobile cavaliere, Voltaire viene bastonato pubbli- Gerard Cochet, Voltaire, incisione camente e rinchiuso alla Bastiglia. Messo in libert per un edizione del Candido del 1921. dopo alcune settimane, ma costretto a lasciare la Francia, si reca in Inghilterra, dove rimane circa tre anni ottenendo larghi riconoscimenti; soprattutto, per , il soggiorno inglese determina la sua carriera di filosofo e di polemista. Qui, infatti, Voltaire conosce una societ pi moderna, progredita e libera, venendo a contatto con una realt politica, sociale, civile e culturale molto diversa da quella francese. Tornato in Francia, studia matematica e fisica, continuando al contempo la propria carriera di poeta e drammaturgo. Entrato a corte con la carica di storiografo e di gentiluomo di camera del re , la sua irrequietezza e l irriverenza polemica lo costringono nuovamente ad allontanarsi da Parigi e a rifugiarsi, con l amica milie du Ch telet, nel castello di Cirey in Champagne. Nel 1749 si trasferisce a Berlino presso Federico II, il quale si considerava seguace del filosofo, con cui aveva intrattenuto fin dalla giovinezza una fitta corrispondenza: l idillio tra discepolo e maestro , per , durer poco. Rientrato in patria tre anni pi tardi, su invito di d Alembert e Diderot collabora con l Encyclop die scrivendo circa 40 voci letterarie e filosofiche. Nel 1755 si stabilisce in Svizzera, in una villa alla periferia di Ginevra, da lui acquistata e chiamata des D lices, costituendovi un centro intellettuale, in cui convenivano pensatori, scrittori e artisti di ogni parte d Europa. Tornato a Parigi nel 1778, vi muore quello stesso anno. LE OPERE Autore illuminista per eccellenza, Voltaire si scaglia contro l assolutismo, l intolleranza e il fanatismo in tutta la sua varia e multiforme produzione, che va dalla poesia al trattato, dalla commedia alla tragedia, dal racconto filosofico al saggio di divulgazione scientifica. Le idee e la poetica Geniale e versatile scrittore dell Illuminismo francese, Voltaire pratica, per oltre un sessantennio e con costante successo, i pi vari generi letterari di moda nel Settecento. Scrive, infatti, poesie, tragedie, satira, epistole, commedie, saggi di storiografia politica e di costume, trattati e racconti filosofici, opere di divulgazione scientifica, dialoghi di propaganda politico-ideologica, pamphlet, dizionari d idee. Con un numero quasi incredibile di scritti di ogni genere (e con innumerevoli lettere) Voltaire riuscito per decenni a tenere desta su di s l attenzione di tutta l Europa colta, impegnandosi in una polemica contro la superstizione, il fanatismo, l intolleranza, l assolutismo, il privilegio, il passato, la falsificazione della verit operata da leggende e tradizioni: una polemica man mano sempre pi violenta ed esplicita, ma ricca di invenzione, di brio, di eloquenza seria e di grazia leggera. Nonostante la variet dei temi, nei suoi scritti sempre presente un impronta di ironia, arguzia e spirito critico che d unit sia al suo stile letterario sia al suo progetto di vita politica, intellettuale e morale. 268 IL SETTECENTO