VERSO L ESAME TIPOLOGIA A Analisi e interpretazione di un TESTO LETTERARIO T 21 Esercitati nella sezione esame di stato su scuola.edulia.it La vigna di Renzo I promessi sposi, cap. 33 Ritornato al paese d origine, Renzo passa da casa e trova la vigna ridotta in uno stato di estremo disordine. E andando, pass davanti alla sua vigna; e gi dal di fuori pot subito argomentare1 in che stato la fosse. Una vetticciola,2 una fronda d albero di quelli che ci aveva lasciati, non si vedeva passare il muro; se qualcosa si vedeva, era tutta roba venuta in sua assenza. S affacci all apertura (del cancello non c eran pi neppure 3 5 i gangheri); diede un occhiata in giro: povera vigna! Per due inverni di seguito, la gente del paese era andata a far legna «nel luogo di quel poverino», come dicevano. Viti, gelsi, frutti d ogni sorte, tutto era stato strappato alla peggio, o tagliato al piede.4 Si vedevano per ancora i vestigi dell antica coltura: giovani tralci, in righe spezzate, ma che pure segnavano la traccia de filari desolati; qua e l , rimessiticci 10 o getti di gelsi, di fichi, di peschi, di ciliegi, di susini; ma anche questo si vedeva sparso, soffogato, in mezzo a una nuova, varia e fitta generazione, nata e cresciuta senza l aiuto della man dell uomo. Era una marmaglia5 d ortiche, di felci, di logli,6 di gramigne, di farinelli,7 d avene salvatiche, d amaranti verdi, di radicchielle, d acetoselle,8 di panicastrelle9 e d altrettali piante; di quelle, voglio dire, di cui il con15 tadino d ogni paese ha fatto una gran classe a modo suo, denominandole erbacce, o qualcosa di simile. Era un guazzabuglio10 di steli, che facevano a soverchiarsi l uno con l altro nell aria, o a passarsi avanti, strisciando sul terreno, a rubarsi in somma il posto per ogni verso; una confusione di foglie, di fiori, di frutti, di cento colori, di cento forme, di cento grandezze: spighette, pannocchiette, ciocche, maz20 zetti, capolini bianchi, rossi, gialli, azzurri. Tra questa marmaglia di piante ce n era alcune di pi rilevate e vistose, non per migliori, almeno la pi parte: l uva turca, pi alta di tutte, co suoi rami allargati, rosseggianti, co suoi pomposi foglioni verdecupi, alcuni gi orlati di porpora, co suoi grappoli ripiegati, guarniti di bacche paonazze al basso, pi su di porporine, poi di verdi, e in cima di fiorellini 11 25 biancastri; il tasso barbasso, con le sue gran foglie lanose a terra, e lo stelo diritto all aria, e le lunghe spighe sparse e come stellate di vivi fiori gialli: cardi, ispidi ne rami, nelle foglie, ne calici, donde uscivano ciuffetti di fiori bianchi o porporini, ovvero si staccavano, portati via dal vento, pennacchioli argentei e leggieri. Qui una quantit di vilucchioni12 arrampicati e avvoltati a nuovi rampolli d un gelso, 30 gli avevan tutti ricoperti delle lor foglie ciondoloni, e spenzolavano dalla cima di quelli le lor campanelle candide e molli: l una zucca salvatica, co suoi chicchi 1 argomentare: dedurre. 2 vetticciola: piccola vetta di un albero. 3 gangheri: uncini metallici che permet- tono l apertura e la chiusura dei battenti del cancello. 4 al piede: alla radice. 5 marmaglia: insieme disordinato. 836 IL PRIMO OTTOCENTO 6 logli: piante erbacee che diffondono se- mi velenosi. 7 farinelli: piante a forma di piede d oca. 8 acetoselle: piante erbacee simili al trifoglio. 9 panicastrelle: piante con foglie rigide e pannocchie di fiori bianchi. 10 guazzabuglio: intreccio confuso. 11 tasso barbasso: pianta con fiori gial- li a grappolo. 12 vilucchioni: piante erbacee rampicanti con fiori bianchi.