LA SCAPIGLIATURA video La Scapigliatura fuori dal CANONE T6, p. 56 La Scapigliatura un movimento letterario e un fenomeno culturale di ribellione ai valori borghesi. Gli Scapigliati assumono un atteggiamemto anticonformista e protestatario. Artisti dalle vite ai margini Milano capitale della cultura La Scapigliatura si sviluppa in particolare a Milano, una citt che a partire dalla met dell Ottocento vive profondi mutamenti dovuti al rapido processo di industrializzazione e diventa, all indomani dell Unit , la capitale italiana dell editoria e del giornalismo. Gli autori della Scapigliatura trovano proprio nella pubblicistica di quegli anni una fonte di sostentamento materiale; anzi, si pu dire che la loro sia la prima generazione di letterati che riesce a vivere del proprio lavoro di scrittura, nell ambito della nascente industria editoriale. Scrivere su riviste e giornali consente inoltre di raggiungere un pubblico pi ampio di quello che, tradizionalmente, si limitava alla lettura dei libri. A Milano sono attivi, tra gli altri, il precursore della Scapigliatura Giuseppe Rovani e poi Cletto Arrighi, Emilio Praga ( p. 35), i fratelli Camillo e Arrigo Boito ( p. 41), il piemontese Igino Ugo Tarchetti ( p. 50), Antonio Ghislanzoni e Giulio Pinchetti. Di Pavia ma vivr spesso all estero seguendo la carriera diplomatica Carlo Dossi ( p. 58). Scapigliatura come boh me Il termine scapigliatura , con l aggettivo derivato, scapigliato , si trova gi , sia pure con diverse accezioni, in Dante, Boccaccio, Ariosto, Machiavelli, Parini, fino ad arrivare a Manzoni (che lo utilizza nell edizione dei Promessi sposi del 1827). Dal Cinquecento in poi prevale il significato di vita spensierata e moralmente equivoca . L uso della parola in riferimento al movimento dei giovani scrittori e intellettuali milanesi compare per la prima volta in un articolo pubblicato da Cletto Arrighi nel 1857 (che verr ripreso come prefazione all edizione del 1862 del suo romanzo La scapigliatura e il 6 febbraio). Lo scrittore collega il vocabolo italiano a quello francese boh me, letteralmente vita zingaresca (all epoca gli zingari giungevano in Francia per lo pi dalla Boemia). A Parigi, verso la met dell Ottocento, si definivano boh mien quei giovani artisti, scrittori e poeti che rifiutavano le norme e le convenzioni della societ borghese, praticando invece stili di vita meno convenzionali e regolari. Sar un opera lirica, La boh me (1896) di Giacomo Puccini, a diffondere presso il grande pubblico la conoscenza di questo eccentrico modo di vivere, attribuendogli una patina di fascino romantico. Il primo manifesto della Scapigliatura Il testo di Arrighi diventa subito il manifesto del movimento. L autore sottolinea la diversit degli Scapigliati dal resto della societ : essi presentano da una parte un carattere «pieno di brio, di speranza e di amore», dall altra «un volto smunto, solcato, cadaverico, su cui stanno le impronte delle notti passate nello stravizzo e nel giuoco, su cui si adombra il segreto del dolore infinito, e i sogni tentatori d una felicit inarrivabile e le lagrime di sangue, e le tremende sfiducie e la finale disperazione». L anticonformismo Nelle sue parole, la Scapigliatura identificata come una categoria sociale, dunque, ma anche come una condizione esistenziale anticonformista e protestataria. In tal senso il termine ci parla, prima ancora che di una corrente letteraria, di un fenomeno di costume: come dice ancora Cletto Arrighi, la Scapigliatura un «vero pandemonio del secolo, serbatoio del disordine, dello spirito d indipendenza e di opposizione agli ordini stabiliti». 30 IL SECONDO OTTOCENTO