la barca), singolare-plurale (lo straniero per gli stranieri), genere-specie (i mortali per gli uomini), materia prima-oggetto prodotto (un bronzo per una scultura in bronzo). Esempio: «Quando vi mettete a fare tutti quei figliuoli non ci pensate che son tante bocche che mangiano?» (G. Verga, Il reverendo). Nella prima parte prevalse, verso la fine del XIII sec., la forma a rime incrociate ABBA ABBA. Nelle terzine vigeva maggiore libert . Il s. fu un componimento aperto a temi di varia natura, amorosi, morali, politici, artistici, polemici. Con Petrarca il s. si pose sul piano della canzone come grande metro della poesia lirica, e tale rest per tutto il XVI sec. Sinestesia Nel linguaggio della stilistica e della semantica, particolare tipo di metafora per cui si uniscono in stretto rapporto due parole che si riferiscono a sfere sensoriali diverse (colore squillante, voce calda); quando l accostamento tende a ripetersi (per contingenze storico-culturali e stilistiche) pu determinarsi un mutamento semantico e nascere una nuova accezione della parola (il latino clarus, etimologicamente appartenente alla sfera sensoriale auditiva, passato alla sfera visiva sia nel latino classico sia nelle lingue romanze, dove, a partire dal linguaggio musicale, ha nuovamente assunto un accezione acustica, come in suoni chiari , voce chiara ). Esempi: «e rest negli aperti occhi un grido» (G. Pascoli, X Agosto, v. 15); «Fresche le mie parole ne la sera» (G. d Annunzio, La sera fiesolana, v. 1). Stanza Nella metrica italiana, altro nome della strofa d una canzone , anche come componimento a s stante; talora, sinonimo di ottava : le s. di Ariosto, di Tasso; e come titolo: Stanze per la giostra di A. Poliziano. Questo significato, che si ricollega direttamente all accezione originaria (di fermata ), deriva dal fatto che la strofa o l ottava, racchiudendo un senso compiuto, comporta alla sua fine una pausa, un riposo, che ne costituisce la caratteristica. Sintagma Unit sintattica di varia complessit e autonomia, di livello intermedio tra la parola e la frase; in particolare, con riferimento alla categoria grammaticale, si distinguono s. nominali, verbali, aggettivali, preposizionali. Sirma (o sirima) La seconda parte della strofa nella canzone , collegata con la prima parte, o fronte , da un verso chiamato chiave ; per lo pi divisa in 2 volte , di uguale numero di versi ciascuna. Il termine stato anche usato per indicare la seconda parte del sonetto (le 2 terzine ), e la volta della ballata . Sonetto Composizione metrica (dal francese antico sonet, canzone, canzonetta ) di carattere prevalentemente lirico, composta di 14 versi (quasi sempre endecasillabi nella letteratura italiana), distribuiti in 2 quartine e 2 terzine , con rime disposte secondo precisi schemi. Nel suo schema originario il s. si compone di una prima parte costituita da 8 endecasillabi rimati alternativamente ABABABAB e di una seconda parte costituita da 6 endecasillabi rimati CDECDE o CDCDCD. Lo schema originario sub presto modificazioni. T Terzina Strofa di 3 versi (detta anche terzetto), che s incontra, per es., nel madrigale e nel sonetto . Come metro a s (detto anche terza rima), si compone di 3 endecasillabi , di cui il 1° rima con il 3°, mentre il 2° d la rima al 1° e al 3° della t. seguente; la serie si chiude con un verso che rima con il 2° dell ultima t. (ABA BCB YZY Z); usata per la prima volta da Dante, detta anche t. dantesca. Topos Luogo comune, motivo ricorrente, in un opera, nella tematica di un autore o di un epoca. Plurale topoi. V Volta Nella metrica italiana, ciascuno dei due periodi ritmici in cui si pu dividere la sirma della canzone . Nella ballata , il terzo periodo della stanza , che conforme alla ripresa . Le parole valgono arguzia, 307 attitudine, 505 attonito, 36 avvilimento, 623 balocco, 111 bighellone, 232 birbonata, 96 birichino, 84 bizzarro, 642 bruire, 483 cadenzato, 378 cereo, 467 china, 103 cimento, 420 cinico, 299 coccola, 488 Commendatore, 757 contingente, 596 copioso, 496 crepitare, 730 decente, 751 delirio, 708 disfatto, 390 eccentrico, 323 esalare, 413 febbrile, 228 812 Suspense Stato di apprensione e di ansiosa attesa con cui si segue l evolversi di situazioni, soprattutto di opere narrative, teatrali, cinematografiche e televisive, ricche di drammaticit e di imprevisti, e dall esito incerto. Anche, la situazione e il momento di un film, di un racconto ecc., capaci di suscitare uno stato di ansiosa incertezza e di attesa spasmodica, di tenere con il fiato sospeso. focolare, 397 formicolare, 206 formidabile, 120 forsennato, 145 fratta, 375 frenetico, 304 frivolo, 137 galanteria, 459 giallognolo, 340 harem, 568 ilarit , 646 imbellettato, 701 imbronciato, 241 incespicare, 580 indolente, 295 inverecondia, 47 lustro, 248 lutulento, 499 manipolo, 214 moribondo, 654 nerbate, 256 nugolo, 723 obbrobrioso, 330 pavoneggiarsi, 60 piagnucolare, 201 pigolare, 384 postulante, 317 protervia, 44 puerile, 366 requie, 735 ristorare, 78 rossastro, 82 Salomone, 158 scettico, 154 schietto, 197 segreta, 302 sincope, 585 soffuso, 629 spasimo, 75 squallido, 764 subdolo, 71 suffragio, 472 surrogato, 667 sussurrare, 408 tangibile, 454 trama, 393 trasalire, 234 trotterellare, 553 vertiginoso, 744