I LIBRI PER LA NUOVA ITALIA Gli strumenti per diffondere i nuovi valori unitari sono l istruzione pubblica e la letteratura per ragazzi. De Amicis scrive una specie di prontuario delle virt civiche e morali che dovrebbero essere comuni a tutti gli italiani. Nella storia edificante di Collodi, motivo di fascino e di identificazione per un giovane lettore la vita spericolata e lo spirito ribelle di Pinocchio; inoltre la dimensione irrazionale e fantastica non viene mai meno. Unire la nazione Uno dei problemi che il neonato Regno d Italia deve affrontare, oltre alle questioni politiche e amministrative, quello educativo. Il compito delle classi dirigenti unire culture, mentalit e dialetti diversi, inculcando in tutte le coscienze il sentimento dell italianit e richiamando le nuove generazioni a un modello unitario di etica civile. Lo strumento pi adatto per svolgere tale funzione individuato nella pubblica istruzione, ma i risultati non sono immediati. Le difficolt nella formazione dell esercito di leva, il brigantaggio, le emigrazioni verso il Nuovo Mondo e quelle interne dalle campagne alle citt e dal Sud al Nord mostrano i ritardi dello Stato e i limiti del processo di assimilazione culturale e formazione dell identit nazionale. Un ruolo importante nell amalgamare la cultura delle diverse regioni e trasmettere valori e modelli di comportamento condivisi viene svolto dall editoria per ragazzi. Alla fioritura della narrativa per l infanzia concorrono scrittori specializzati, ma anche letterati di primo piano (come Luigi Capuana), che colgono cos l opportunit di allargare il proprio pubblico di riferimento. Cuore Il libro pi letto opera del ligure Edmondo De Amicis (1846-1908; p. 94), che nel 1886 d alle stampe un romanzo rivolto ai bambini in et scolare. Si intitola Cuore ed strutturato come una sorta di diario nel quale, tra maestri, alunni e genitori, sfila una piccola e orgogliosa Italia, l Italia di tutte le regioni e di tutti i ceti sociali: operai, modesti artigiani come muratori e fabbri, disoccupati, piccoli commercianti, impiegati e ricchi borghesi. Quello che l autore compone, attraverso ritratti, storie e aneddoti, una sorta di galateo sentimentale, un prontuario di valori in cui ciascun italiano dovr riconoscersi: il sacrificio, l onest , la dignit , la solidariet e l amore per la patria sono i comandamenti di un nuovo credo, rigorosamente laico. Le avventure di Pinocchio Nel 1883 esce in volume Le avventure di Pinocchio, opera del toscano Collodi (pseudonimo di Carlo Lorenzini, 1826-1890; p. 108). A prima vista la vicenda del protagonista, un piccolo scapestrato che alla fine di mille peripezie si redime diventando buono e aiutando il vecchio padre, rientra nella morale consolatoria della borghesia di fine Ottocento. Il ritorno all ordine del burattino, frattanto diventato bambino in carne e ossa e pronto a tramutarsi in cittadino modello, esemplifica il classico lieto fine, come accade di solito nel romanzo di formazione. Eppure, molti aspetti destabilizzano il moralismo del libro, rendendone la ricezione pi complessa. La finalit educativa infatti complicata dalla simpatia per le marachelle e l istintivo spirito ribelle del burattino. Inoltre, il testo presenta for Illustrazione di Attilio Mussino me e caratteri compositi e ambivalenti: Collodi per Le avventure di Pinocchio, 1911. 92 IL SECONDO OTTOCENTO