Gli autori e i testi Grazia Deledda LA VITA Grazia Deledda nasce a Nuoro, in Sardegna. Ben presto matura il desiderio di lasciare l isola, ambiente che sente troppo ristretto. Con il matrimonio si trasferisce a Roma, dove ottiene il successo. Vince il premio Nobel nel 1926. Il periodo sardo Grazia Deledda nasce a Nuoro nel 1871. Quinta di sette figli, di famiglia piuttosto benestante, compie pochi studi regolari, che si interrompono alla quarta elementare; la sua formazione sar , quindi, sostanzialmente da autodidatta. Le prime letture sono quelle di vecchi libri trovati in casa, con i quali nutre la sua precoce fantasia. Di patetiche vicende di bambini rapiti in culla, di amori fatali, di atroci vendette sono pieni i racconti che comincia a scrivere giovanissima, nel 1888, mandandoli alla rivista L Ultima Moda , che, stampata a Roma dall editore Edoardo Perino (specializzato in pubblicazioni popolari), «diffondeva fascino di mondanit a buon mercato nella segregata provincia» (De Michelis). Tramite questa attivit di collaborazione giornalistica entra in relazione epistolare con la contessa di Montendoro (nom de plume del direttore dell Ultima Moda , Epaminonda Provaglio), ma anche con letterati di ben altro spessore, come Angelo De Gubernatis e Luigi Capuana. Nuoro, intanto, le risulta sempre pi stretta. Le difficolt dell ambiente sardo, unite al clima di soffocante pregiudizio verso la sua nascente vocazione letteraria (una donna che scriveva non poteva essere considerata una donna onesta ...), determinano in lei un fermo proposito di fuga, che in seguito si realizzer grazie all unica soluzione possibile per una donna del suo tempo (a meno di possedere un idea di ribellione sociale, mai presa in considerazione dalla scrittrice sarda): il matrimonio. Il trasferimento a Roma e la notoriet internazionale Nel 1899, ospite di un amica a Cagliari, conosce un impiegato statale di Roma, Palmiro Madesani, che sposa l anno successivo. Grazie al matrimonio, dal quale nasceranno due figli, pu lasciare il mai amato mondo della provincia. Si trasferisce nella capitale, dove la Deledda allaccia contatti e relazioni che le permettono di ottenere visibilit e apprezzamenti critici. La sua fortuna culmina nel 1926 con l assegnazione del premio Nobel per la Letteratura, l unico che sia mai stato assegnato a una scrittrice italiana. Muore a Roma nel 1936. Grazia Deledda durante la cerimonia ufficiale della consegna del premio Nobel. IL GENERE LA NARRATIVA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO 331