Carlo Levi LA VITA La formazione Carlo Levi nasce a Torino nel 1902, da una famiglia di origine ebraica appartenente alla media borghesia. Il padre rappresentante di una ditta inglese di tessuti, la madre sorella di Claudio Treves, uno dei maggiori esponenti del socialismo riformista. Dal 1923 si dedica alla pittura, frequentando lo studio del novarese Felice Casorati (1883-1963); nel 1924 si laurea in Medicina. Carlo Levi, ebreo torinese, trascorre molti anni a Parigi a contatto con gli antifascisti fuggiti in Francia. In Italia trascorre un anno di confino nei pressi di Matera, dove ambienta il suo capolavoro: Cristo si fermato a Eboli. Nel dopoguerra eletto per due volte senatore. Carlo Levi. L opposizione al regime Amico degli intellettuali antifascisti Piero Gobetti e Carlo e Nello Rosselli, tra il 1931 e il 1933 spesso a Parigi: ci gli consente di stabilire un collegamento tra gli avversari del regime che operano clandestinamente a Torino e l ambiente dei fuoriusciti italiani in Francia. Finisce cos con l assumere una sorta di leadership di fatto nella cospirazione antifascista torinese. Arrestato una prima volta nel 1934, viene rilasciato e ammonito (cio sottoposto a un provvedimento restrittivo della libert di circolazione). A un anno di distanza, nuovamente fermato, e questa volta condannato a tre anni di confino. Nell agosto del 1935 arriva cos a Grassano (Matera) e a settembre viene trasferito ad Aliano (sempre nel Materano), dove rimane per otto mesi: i provvedimenti di clemenza adottati dal governo fascista per celebrare la proclamazione dell Impero, avvenuta dopo la conquista coloniale dell Abissinia (Etiopia), lo rimettono in libert nel maggio 1936. Pu cos tornare a Torino. Le leggi razziali del 1938 lo inducono per a riprendere la via della Francia. Si reca poi a Firenze, dove, oltre a militare nelle file del Partito d azione, si dedica alla stesura del romanzo Cristo si fermato a Eboli, in cui rielabora liberamente l esperienza del confino. Edito nel settembre del 1945, il libro ottiene subito un eccezionale successo di pubblico e di critica. Dopo la guerra Nel dopoguerra Levi continua un intensa attivit pittorica, letteraria e politica (negli anni Sessanta per due volte senatore come indipendente nelle liste del Pci). Muore a Roma nel 1975. LE OPERE Durante il confino in Basilicata l autore si rende conto del grande divario fra Sud e Nord Italia. La descrizione della realt meridionale, con le sue tradizioni arcaiche e la sua dimensione magica, d al romanzo un carattere anche antropologico. Il capolavoro: Cristo si fermato a Eboli Il primo libro di Levi, che anche il suo capolavoro, nasce dunque dalla drammatica esperienza del confino. Cristo si fermato a Eboli letteralmente, per Levi, il libro della vita: se prestiamo fede alle indicazioni dell autore, il testo viene scritto tra il dicembre 1943 e il luglio 1944, ma costituisce il punto di approdo di un repertorio ideologico e antropologico che l autore ha accumulato nel corso degli anni e che adotta, di volta in volta, le forme espressive pi varie (disegni, poesie, racconti orali, scritti politici). L opera il ritratto morale e sociale ma ancor prima poetico di un piccolo paese del Meridione e della sua gente: il racconto veridico e insieme favoloso di un viaggio alle origini della civilt , compiuto a contatto con popolazioni provate dalla miseria. L idea centrale del libro si basa infatti sulla scoperta di un mondo contadino che l autore interpreta come sopravvivenza di un passato arcaico, in cui lo spazio e il tempo mantengono una sacralit che il mondo borghese ha perso. In questo senso, il romanzo si avvicina alle investigazioni del «mondo magico» del Sud d Italia condotte dall etnologo Ernesto De Martino (1908-1965), pi che all approccio narrativo proprio del Neorealismo, a LA CORRENTE NEOREALISMO E DINTORNI 455