Mario Luzi LA VITA Dalla madre Luzi riceve un educazione religiosa che lo segner nella sua vita e nella sua opera. Pubblica le prime poesie a soli diciassette anni e frequenta numerosi intellettuali. La prima raccolta poetica, La barca, risale al 1935. Dopo la caduta del fascismo si rifugia con la famiglia in Val d Arno e solo dopo la Liberazione rientra a Firenze. Qui insegna, collabora con riviste, scrive saggi di critica letteraria. Dagli anni Sessanta la sua poesia ottiene premi e riconoscimenti. Nel 2004 viene nominato senatore a vita, incarico che porta avanti con passione e impegno fino alla morte, avvenuta l anno dopo a Firenze. L infanzia e l adolescenza Mario Luzi nasce nel 1914 a Castello, frazione di Sesto Fiorentino. La famiglia paterna di origini marchigiane, ma entrambi i genitori sono nati e vissuti in alta Maremma, a Samprugnano (oggi Semproniano, Grosseto), dove egli trascorre, dall infanzia fino al 1940, tutte le estati. Sono questi gli anni in cui, seguendo l esempio della madre, interiorizza la fede cristiana, che sar centrale nel suo percorso umano e artistico. A causa dei trasferimenti del padre, funzionario delle ferrovie, frequenta il ginnasio e il liceo classico in diverse citt : Firenze, Milano, Siena, e infine ancora Firenze. Gli anni dell universit e l esordio poetico Nel 1931 pubblica su alcune riviste i suoi primi versi. Nel 1932 segue i corsi di Giurisprudenza all Universit di Firenze, ma si trasferisce presto a Lettere. Frequenta il Caff San Marco, luogo di ritrovo e di scambio intellettuale, ma anche la redazione della rivista Il Frontespizio , per la quale scrive a partire dal 1935. Nello stesso anno esce la sua prima raccolta di liriche, La barca, recensita positivamente dal giovane Giorgio Caproni. Dal 1938 al 1940 insegna Latino e Storia all Istituto magistrale di Parma. La guerra e il dopoguerra Essendo stato a suo tempo riformato, gli viene risparmiata la chiamata alle armi. Alla caduta del fascismo (25 luglio 1943) tenta di redigere, insieme a Romano Bilenchi, Vasco Pratolini e altri, un manifesto libertario per La Nazione , ma l iniziativa bloccata dalla polizia badogliana. In questi mesi si rifugia con la moglie Elena Monaci (conosciuta nel 1933 e sposata nel 1942) in Val d Arno, presso uno zio di lei; qui, nel 1943, nasce il loro unico figlio, Gianni. Rientrato con la famiglia a Firenze dopo la Liberazione, insegna al liceo scientifico Leonardo da Vinci. Inizia una fitta attivit di collaborazione con giornali e riviste e pubblica volumi di critica letteraria, soprattutto sulla letteratura francese. Nel 1955 ottiene anche un incarico di docenza universitaria di Lingua francese. La notoriet internazionale e l impegno civile Nel 1966 smette di insegnare al liceo e comincia a viaggiare molto all estero, assecondando gli inviti che provengono da pi parti. Le traduzioni delle sue poesie si fanno numerose; i premi e i riconoscimenti internazionali si infittiscono. Nel frattempo scrive anche per il teatro. I lunghi anni della vecchiaia sono segnati da uno straordinario vigore creativo. Dal 1991, anno della prima guerra del Golfo, Luzi esprime a pi riprese il proprio dissenso verso il ricorso alle armi per la risoluzione delle crisi internazionali, manifestando un esplicito impegno civile. Gli ultimi anni Nel 1999 su invito di papa Giovanni Paolo II, scrive un testo per la Via Crucis, che viene recitato il Venerd Santo al Colosseo, alla presenza del pontefice. Ripetutamente candidato al premio Nobel dall Accademia nazionale dei Lincei, nel 2004 il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi lo nomina senatore a vita. L anziano poeta assume il nuovo incarico con molto impegno. Nel gennaio del 2005 interviene in aula sui rischi di manomissione costituzionale del paese, non senza suscitare polemiche, poich le sue parole vengono lette come un aperta critica al governo in carica. Muore il 28 febbraio 2005 nella sua casa di Firenze. 756 IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA