Alda Merini LA VITA Alda Merini nasce a Milano nel 1931, da una famiglia piccolo-borghese. «La mia infanzia», ha scritto la poetessa, «non ha nulla di caratteristico: un infanzia apparentemente, esteriormente comune ma, data la mia sensibilit acuta e forse gi esasperata, ricca di toni a volte angosciosi, melanconici. Sono sempre stata isolata, chiusa in me stessa, pochissimo compresa anche dai miei e, forse per questo, il mio amore per loro non aveva confini, era assoluto». Interrotti gli studi per motivi economici, Alda costretta a occuparsi di questioni pratiche, nonostante la sua prepotente vocazione poetica. Dopo una tormentata relazione con lo scrittore Giorgio Manganelli, sposa un panettiere milanese, da cui avr quattro figlie. A una personalit malinconica e depressa si aggiunge la schizofrenia, che segna la vita di Alda Merini obbligandola a lunghi periodi in ospedali psichiatrici. Dagli anni Novanta attira l attenzione dei media. Ottiene numerosi riconoscimenti. Muore a Milano nel 2009 e sono celebrati funerali di Stato. Il dramma del disagio mentale Acuta sensibilit , angoscia, malinconia sono i tratti della personalit di Alda Merini, presto segnata dal dramma della schizofrenia e costretta nel corso dei decenni a vari ricoveri in cliniche e ospedali psichiatrici. La sua situazione peggiora dopo la morte del marito e un secondo, breve matrimonio con un anziano poeta pugliese. In seguito, stabilitasi definitivamente a Milano, torna nella casa di Ripa di Porta Ticinese 47, in cui risiedeva prima dei ricoveri. Un tempo ordinato e pulito, l appartamento si trasforma ora in un deposito di materiali disparati. Celebre diviene la parete-agenda telefonica, con i numeri scritti con il rossetto. Il caso mediatico e gli ultimi anni Dagli anni Novanta cresce l apprezzamento della critica per il suo lavoro, mentre la curiosit mediatica intorno al suo caso sottrae la poetessa all anonimato. Nel 1993 viene insignita del premio Librex Montale; nel 1996 vince il premio Viareggio. invitata ovunque a tenere serate, presentazioni, a ritirare premi. Nel 2001 ufficialmente candidata al premio Nobel dal Pen Club (l associazione internazionale di scrittori fondata nel 1922 con lo scopo di favorire la collaborazione tra gli intellettuali). La poetessa diventa cos un simbolo nazionale: icona di una donna liberata dopo una lunga lotta e immagine di un talento soffocato ma poi tornato alla luce. Quando muore, a Milano, nel 2009, le vengono tributati i funerali di Stato. LE OPERE L esordio letterario di Alda Merini del 1950 ma, con l insorgere della malattia, la sua produzione poetica interrotta. La Terra Santa (1984), una delle sue principali raccolte, ne segna il ritorno alla poesia. Per lei la poesia sfogo e consolazione; i suoi testi sono immediati, senza alcun rigore stilistico o formale e senza filtri. La parabola letteraria Alda Merini esordisce con due liriche pubblicate nel 1950 da Giacinto Spagnoletti in Antologia della poesia italiana 1909-1949. Al 1953 risale il suo primo volume di poesie, La presenza di Orfeo, in cui gi si manifesta l intreccio di temi erotici e mistici caratteristico della sua produzione. Dopo Tu sei Pietro (1962) ha inizio, in concomitanza con la fase pi acuta dei suoi problemi psichici, un silenzio artistico che durer vent anni. Tornata a scrivere, nel 1984 d alle stampe una delle sue raccolte pi importanti, La Terra Santa, seguita da L altra verit . Diario di una diversa (1986) e da Ballate non pagate (1995). Dopo la raccolta La volpe e il sipario (1997) pubblica ancora Clinica dell abbandono (2003), in due volumi che raccolgono poesie scritte negli anni Novanta e componimenti successivi; La carne degli angeli (2003); Nel cerchio di un pensiero (teatro per voce sola) (2005), raccolta di poesie dettate per telefono. Poesia come autenticit Negli ultimi anni la sua produzione diventa sempre pi intensa, talvolta anche a scapito della qualit dei componimenti, alcuni dei quali mantengono comunque un alto livello espressivo. Alda Merini incarna l idea di poesia come espres- 772 IL SECONDO NOVECENTO E GLI ANNI DUEMILA