Verifica delle competenze ITALICI ED ETRUSCHI mappa su myDbook.it ORGANIZZARE LE INFORMAZIONI Modificabile in PowerPoint 1. Ascolta l audioripasso, poi prova a organizzare un esposizione orale dei punti chiave dell Unit seguendo la mappa concettuale. Ricorda che puoi modificare e personalizzare questa mappa utilizzando la versione in PowerPoint. audio ripasso test interattivo ITALICI ED ETRUSCHI I POPOLI ITALICI Nella penisola italica vive un insieme di popolazioni diverse, ognuna con le proprie peculiarit , ma che si influenzano e si arricchiscono grazie a contatti commerciali e culturali. GLI ETRUSCHI Strettamente connessi alla civilt villanoviana, si stanziano nell area compresa tra Toscana, Umbria e Lazio estendendosi fino alla Campania e alla Pianura Padana. PITTURA Di tipo parietale, ha una funzione prettamente decorativa; nelle tombe doveva comunicare al defunto le gioie della vita quotidiana (Tomba degli Àuguri, 530 a.C.). Su influsso greco fanno la loro comparsa anche temi mitologici (Tomba dei Tori, 540 a.C. ca.), e le composizioni assumono una maggiore libert (Tomba dei Leopardi, 480-470 a.C. ca. ). Iapigi: insediati nel Sud della penisola, sono composti da diversi gruppi etnici, tra cui i Dauni che hanno lasciato le principali testimonianze artistiche (stele daunie). Piceni: stanziati nel territorio corrispondente alle Marche e all Abruzzo, a loro si deve l opera simbolo dell arte italica, il Guerriero di Capestrano (fine VII-met VI a.C.). Nuragici: popoli della Sardegna, derivano il loro nome dai nuraghe, architetture circolari formate da pietre a secco. ARCHITETTURA Si sviluppano citt dalla razionale struttura viaria, con mura e monumentali porte ad arco a tutto sesto (Porta Marzia di Perugia, IV-III secolo a.C.). I templi si distinguono per l alto podio e, a partire dai modelli greci, elaborano uno stile originale: l ordine tuscanico. Distintive sono le decorazioni scultoree delle antefisse e degli acroteri (Apollo di Portonaccio, 510 a.C. ca.). Nel VII secolo a.C., si sviluppano le case ad atrio, futuro modello per le case romane. Nell architettura funeraria si distinguono tombe ipogee (Tomba dei Rilievi, IV-III secolo a.C.), a tumulo (Tomba degli Scudi e delle Sedie, VI secolo a.C.), a edicola (Tomba del Bronzetto dell Offerente, 530-450 a.C.). SCULTURA Terracotta e bronzo sono i materiali preferiti per realizzare canopi o urne cinerarie talmente grandi da sembrare sculture. L influsso greco determina opere di grande naturalismo (Marte di Todi, fine V secolo a.C.; Chimera di Arezzo, inizio IV secolo a.C.). CERAMICA E MANUFATTI Produzione di elevata qualit legata ai culti funerari e agli usi domestici. Nonostante l influsso greco, si sviluppano forme originali: il bucchero, le lastre di terracotta, specchi e gioielli. ANALIZZARE E CONFRONTARE LEGGERE E INTERPRETARE LE FONTI Apollo di Portonaccio e Apollo dello Scasato Tomba Ildebranda a Sovana 2. Se necessario rileggi il testo sull Apollo di Portonaccio ( p. 228) e poi rispondi alle domande. 4. Leggi il brano e rispondi alle domande. a. Da quale cultura deriva la scultura di Apollo? b. In quale narrazione e gruppo scultoreo era collocato l Apollo di Portonaccio? c. Com realizzato il volto del dio? d. Tra l Apollo di Portonaccio e l Apollo dello Scasato, quale scultura suggerisce un maggiore naturalismo? Perch ? Bucchero 3. Osserva l immagine proposta e poi scrivi una breve analisi sviluppando questi punti. Il soggetto La tecnica La decorazione Coppa con volto di sileno e manico a forma di ariete, VII secolo a.C., bucchero. Orvieto, Museo Archeologico Nazionale. questo l unico modello ancora visibile, e in discrete condizioni, di tomba a tempio etrusca. [ ] Questa tomba, riportata alla luce negli anni Venti, fu detta Ildebranda in onore di papa Gregorio VII (Ildebrando da Sovana). Il monumento uno dei maggiori esempi di architettura rupestre etrusca: fu infatti realizzato tagliando e scalpellando un enorme massa rocciosa dalla quale, con minuziosa perizia, venne portata a compimento la ricostruzione di un tradizionale tempio etrusco di et ellenistica. La facciata del tempio impostata su dodici colonne scanalate, in evidente allusione alla dodec poli etrusca. I capitelli (visibili nel museo di Sovana) erano decorati con quattro volti di divinit , maschili e femminili, e con grandi foglie di acanto. Lo stile ellenista rimanda al III secolo a.C. Sul frontone del tempio erano raffigurati vari motivi floreali, in un ridondante amalgama di fiori, foglie, campanule e animali sacri. Lungo le cornici del coronamento, sul lato ovest, sono ancora in vista dei fregi raffiguranti grifoni, sirene, p tere, oche e altri animali, probabilmente in relazione allo zodiaco celeste. L intera struttura templare era intonacata e dipinta a vivaci colori. G. Feo, Le Citt del Tufo nella valle del Fiora, Editrice Laurum, Pitigliano 2024, pp. 35-38. a. Perch la Tomba Ildebranda si chiama cos ? Di quale tipologia di sepoltura si tratta (a tumulo, ipogea ecc.)? b. Come fu realizzata la tomba Ildebranda? c. Quali richiami al mondo naturale sono presenti nella facciata del tempio? Dove sono collocate queste decorazioni? 241