PANORAMA ARTISTICO L arte bizantina UN ARTE IMPERIALE ANCORA TARDOROMANA Porto importante gi sotto Augusto, nel 402 Ravenna viene scelta come capitale dell impero d Occidente, sostituendosi a Milano troppo esposta a possibili incursioni barbariche; co mincia cos un periodo di straordinaria vivacit politica, cultu rale e artistica. Infatti, mentre l impero d Occidente trema sot to le pressioni dei popoli barbarici, all autorit imperiale di Galla Placidia, figlia di Teodosio I e reggente del giovane fi glio Valentiniano III, Ravenna deve la realizzazione di straor dinarie architetture e splendidi mosaici, dove sopravvive un forte legame con la tarda romanit e con il naturalismo classi co. Fin da ora appare chiara l associazione tra architettura e decorazione finalizzata sia a scopi estetici sia a esprimere concetti dottrinari. Dal punto di vista tecnico e formale i mo saici pi raffinati, cio eseguiti con le tessere pi minute e in grado di meglio esprimere le variazioni cromatiche e la morbi dezza delle forme, sono quelli pi antichi e legati alla tradizio ne paleocristiana del Mausoleo di Galla Placidia ( p. 351). Considerando la ridotta presenza di testimonianze bizan tine, a parte la Chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli, una delle poche testimonianze rimaste dell arte nell antica capi tale dell impero d Oriente, questi capolavori fanno di Raven na la pi completa testimonianza di questo tempo e di questa cultura. UNA SACRA BIDIMENSIONALITÀ Nonostante la de finitiva caduta dell impero romano d Occidente nel 476, Ra venna continua a essere il centro di rappresentanza politica: qui il re ostrogoto Teodorico trasferisce la propria corte dopo aver conquistato l intera penisola. Durante e grazie al regno di Teodorico si realizza sul piano artistico un esemplare fusione tra la cultura orientale e quella tardoromana. Di fede aria na, Teodorico fa costruire a Ravenna edifici di culto sia per l arianesimo sia per il cristianesimo romano. Profondamente legato alla cultura orientale, il re diffonde la magnificenza dello stile imperiale orientale promuovendo un orientamento all astrazione, alla sacralit e alla bidimensionalit orientali. Questo programma evidente nei mosaici del Battistero degli Ariani (2) e di Sant Apollinare Nuovo (3) ( p. 354), dove sono presenti un appiattimento della tridimensionalit e una schematizzazione delle forme naturali. La fusione tra tarda romanit e stile orientale trova la defi nitiva realizzazione con la conquista bizantina che trasforma la penisola in un esarcato con capitale Ravenna. Per volere dell imperatore d Oriente Giustiniano viene elaborato un nuovo progetto per rendere la citt coerente con la nuova po litica e cancellare ogni memoria del culto ariano. Vedono la luce edifici come la Basilica di San Vitale ( p. 358) e la Basilica di Sant Apollinare in Classe ( p. 356), nei quali all in fluenza bizantina rimandano la costruzione di spazi articolati e complessi, e la realizzazione di solenni mosaici. In partico lare le figurazioni di tali apparati decorativi si arricchiscono di nuovi valori figurativi adeguati a simboleggiare la sacralit imperiale, quali la frontalit , l idealizzazione, l astrazione. 350 unit 8 2. Battesimo di Cristo, fine V-inizio VI secolo, mosaico. Ravenna, Battistero degli Ariani, cupola. 3. Porto di Classe, 526-540 ca., mosaico. Ravenna, Chiesa di Sant Apollinare Nuovo.